My ever changing string_[PART I, II, III, IV]
“Una corda di contrabbasso ha una vita propria? Si scorda, tende, si contorce, vibra… Trova la sua personale accordatura e procede per escursioni termiche, muta con l’arido e con l’umidità. I suoi moti interiori la sfregano, la percuotono, la pizzicano. E intanto, i suoi umori producono timbri dentro una rete di movimenti estemporanei.”
My ever changing string_Studio è un lavoro di sperimentazione sul rapporto di assonanza-dissonanza-risonanza tra movimento e partitura musicale. Il suono di un unico ‘strumento corpo’ intesse un dialogo estemporaneo col suono del contrabbasso di Stefano Scodanibbio in Voyage that never ends. Tra le maglie di questo legame vengono così indagate le molteplici possibilità formali, di senso, d’immaginario, all’interno di una struttura coreografica definita nel macro che viene ogni volta rivissuta e ricreata nel micro (similarmente alla natura processuale della composizione musicale). Le modificazioni di stato del corpo (indotto e/o dedotto dalla declinazione di diverse ‘qualità-textures’), in costante rapporto coi diversi parametri sonoro-cinetici, determinano cambiamenti a livello energetico, temporale, dinamico, percettivo e creano insieme alla musica una sorta di narrazione astratta fortemente evocativa.
Concept, Coreografia e Danza | Concept, Choreography and Dance
Ilenia Romano
Musica | Music
Stefano Scodanibbio, Voyage that never ends [I Voyage started, II Voyage interrupted, III Voyage continued, IV Voyage resumed]
Esecuzione musicale dal vivo | Music performed live by
Giacomo Piermatti
Responsabile tecnico | Technical direction
Leonardo Badalassi
Durata | Duration
1 hour ca. (PART I-II-III-IV)
Produzione | Production
PinDoc
Col sostegno di | With the support of
Teatro del Carro/Residenza Artistica MigraMenti-Badolato, Centro
Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni, ResiDance – azione del Network Anticorpi XL, CSC – Centro per la Scena Contemporanea/Bassano OperaEstate Festival Veneto, IntercettAzioni/CLAPS Circuito Lombardia, Centro di Residenza della Toscana (Armunia-CapoTrave/Kilowatt)
Does a double bass string have a life of its own? It forgets, tends, writhes, vibrates… It finds its personal tuning and proceeds by temperature excursions, it changes with the arid and with the humidity. Its inner motions rub it, beat it, pinch it. And meanwhile, its moods produce timbres within a network of extemporaneous movements.
My ever changing string is an experimental work on the assonance-dissonanceresonance
relationship between movement and music score. The sound of a ‘body
instrument’ weaves a dialogue with the sound of Stefano Scodanibbio’s contrabass
in Voyage that never ends. Among the links of this bond, the multiple formal,
meaning and imaginary possibilities are thus investigated, within a choreographic
structure defined in the macro which is each time relived and recreated in the
micro (similar to the procedural nature of musical composition). The changes in the
state of the body (induced and/or deduced from the declination of different
‘quality-textures’), in constant relationship with the different sound-kinetic
parameters, determine changes at an energetic, temporal, dynamic and
perceptive level and create, together with the music, a sort of highly evocative
abstract narrative.