On Time
Il progetto ON TIME nasce dalla necessità di mettere una lente d’ingrandimento sul tempo, uno dei fattori fondamentali ed essenziali del movimento. Prendendo spunto dalle teorie proposte da diverse filosofie storiche, da correnti e compositori musicali, e da studi della fisica moderna, la ricerca mira a ricreare col corpo (e coi corpi) riflessioni legate alla temporalità, alle durate, al ritmo, al tempo dell’esistenza e altro ancora. Seguendo un percorso di tipo scientifico, attraverso la manipolazione dei parametri del movimento legati direttamente e indirettamente al tempo, si vuole indagare l’effetto sulla percezione di chi é in azione e di chi assiste all’azione, e comprendere qual é il punto in cui un tipo di lavoro “oggettivo e asettico” possa arrivare a creare suggestioni in uno “stile immaginifico scientificamente sorvegliato”.
Il progetto didattico-artistico viene tuttora proposto a realtà interessate alla formazione e alla sperimentazione artistica. Per la natura del metodo utilizzato la performance finale sarà diversa ogni volta in relazione all’unicità dei partecipanti al lavoro.
Prima tappa del progetto: On Time#1 (col sostegno di Scenario Pubblico/CZD)
Seconda tappa del progetto: Agògica dell’accumulazione di atomi discordi. Primo studio. (On Time#2, col sostegno di Scenario Pubblico/CZD)
Terza tappa del progetto: Argentea. Primo studio. (On Time#3, col sostegno di Anghiari Dance Hub)
First step of the project: On Time#1 (with the support of Scenario Pubblico/CZD)
Second step of the project: Agògica dell’accumulazione di atomi discordi. Primo studio. (On Time#2, with the support of Scenario Pubblico/CZD)
Next step of the project: Argentea. Primo studio. (On Time#3, with the support of Anghiari Dance Hub)
The project ON TIME arises from the need to look deeply at “time”, one of the fundamental and essential factors of movement. Inspired by different theories from Philosophy, Music, Physics, the research aims to recreate with the bodies reflections related to temporality, duration, rythm, existence time. The process follows a sort of scientific path so that the manipulation of the movement parameters (directly and undirectly connected to time) can cause effects on the perception of who is in action and who is looking at the action. The final point of the research is to understand and to see how an “objective and aseptic” work can evoke suggestions in an “imaginary style under scientific surveillance”.
The educational-artistic project is still proposed to dance organisations interested in training and artistic experimentation.